Il report del Consiglio d'Europa, ricorda l'Usgi, attesta come purtroppo, la libertà di stampa sia ancora oppressa, minacciata, vessata, limitata o distorta. Il lavoro degli operatori dell'informazione, aggiunge il Segretario Podeschi, forma l’opinione pubblica e si confronta anche con la profonda innovazione tecnologica in atto che spesso può portare a confondere ruoli fra strumenti di comunicazione e media operanti nel sistema dell’informazione nazionale. La libertà di stampa è un fattore strategico affinché pluralismo e democrazia siano elementi sempre presenti in ogni Stato. San Marino ha compiuto dei passi in avanti in questo settore ma, rimarca Podeschi, ci sono ancora dei passaggi da completare, anche per rispettare le indicazioni degli organismi internazionali. La modifica della legge in materia di editoria e di professione degli operatori dell’informazione è un atto ormai non più eludibile per dare al settore un quadro normativo adeguato che limiti l’ingerenza della politica e divida il settore editoriale dal settore dei giornalisti. Di qui l'auspicio che sia ratificato nella sessione dal Consiglio Grande e Generale di maggio il codice deontologico degli operatori dell’informazione.
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