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30 gennaio 2002: il delitto di Cogne

30 gen 2018
La villetta di Montroz
La villetta di Montroz
Quello che stai poi definito “il delitto di Cogne” è un caso di omicidio avvenuto il 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz, frazione di Cogne in Valle d'Aosta. Quella mattina, alle 8.30, Annamaria Franzoni telefonò al 118 dicendo che suo figlio stava vomitando sangue. I medici arrivarono e trovarono il bambino – Samuele Lorenzi, 3 anni – con numerose ferite alla testa e alle mani; lo dichiararono morto alle 9.55. Sei anni arrivò la condanna per omicidio per la madre con 16 anni di carcere. Secondo la sentenza aveva ucciso suo figlio colpendolo alla testa per 17 volte con un oggetto, che non è mai stato identificato né ritrovato.

Gli indizi contro la donna erano numerosi. Gli investigatori trovarono tracce biologiche sul suo pigiama, segno che era l’indumento indossato dall’assassino al momento dell’omicidio. La Franzoni ha sempre sostenuto di essere innocente; nella sua difesa è sempre stata appoggiata dalla famiglia e da suo marito, Stefano Lorenzi. La tesi della difesa era che a uccidere Samuele fosse stato un estraneo, entrato in casa negli otto minuti che Franzoni impiegò per accompagnare il figlio più grande fino allo scuolabus. Ma gli investigatori non hanno mai trovato tracce della presenza di altre persone all’interno dell’abitazione. Dopo la conferma della condanna a 16 anni da parte della Corte di Cassazione, nel 2016, dopo sei anni di reclusione, Franzoni ha ricevuto gli arresti domiciliari. Sta scontando la pena nella sua abitazione in provincia di Bologna.

fm

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