La decisione di realizzare un nuovo Palazzo Pubblico fu presa già nel 1836 e l’incarico fu affidato all’architetto bolognese Antonio Serra, che già si era occupato della ricostruzione della Pieve, ma il suo progetto in stile neoclassico fu bocciato in quanto ritenuto troppo pomposo.
Occorrerà un altro mezzo secolo perché si ufficializzasse la deliberazione, assunta dal Consiglio nella seduta del 20 dicembre 1880, di ricostruire il Palazzo Pubblico con la prescrizione che lo stile dovesse essere ispirato all’architettura medievale. L'opera fu affidata all'architetto romano Francesco Azzurri.
Dopo un lungo periodo di gestazione, il 17 maggio 1884 il cantiere del Palazzo apriva i battenti con la posa della prima pietra, ma occorsero ben dieci anni perché i lavori, realizzati dal capomastro costruttore Giuseppe Reffi, fossero portati a compimento, causa, soprattutto, la cronica mancanza di fondi. Grazie ad un prestito di centomila lire da Parigi si potè finalmente giungere al fine lavori.
L’inaugurazione del nuovo Palazzo avvenne il 30 settembre 1894. Tantissime le autorità convenute sul Titano, alcune provenienti fin da Parigi e Vienna. Il Governo aveva affidato all’oratoria di Giosuè Carducci il compito di celebrare l’avvenimento e il poeta non deluse le aspettative dei sammarinesi col suo celebre discorso dedicato alla Libertà perpetua di San Marino. Discorso che gli valse il Gran Cordone dell’Ordine di San Marino, nonché l’amicizia di tutti i sammarinesi.
Occorrerà un altro mezzo secolo perché si ufficializzasse la deliberazione, assunta dal Consiglio nella seduta del 20 dicembre 1880, di ricostruire il Palazzo Pubblico con la prescrizione che lo stile dovesse essere ispirato all’architettura medievale. L'opera fu affidata all'architetto romano Francesco Azzurri.
Dopo un lungo periodo di gestazione, il 17 maggio 1884 il cantiere del Palazzo apriva i battenti con la posa della prima pietra, ma occorsero ben dieci anni perché i lavori, realizzati dal capomastro costruttore Giuseppe Reffi, fossero portati a compimento, causa, soprattutto, la cronica mancanza di fondi. Grazie ad un prestito di centomila lire da Parigi si potè finalmente giungere al fine lavori.
L’inaugurazione del nuovo Palazzo avvenne il 30 settembre 1894. Tantissime le autorità convenute sul Titano, alcune provenienti fin da Parigi e Vienna. Il Governo aveva affidato all’oratoria di Giosuè Carducci il compito di celebrare l’avvenimento e il poeta non deluse le aspettative dei sammarinesi col suo celebre discorso dedicato alla Libertà perpetua di San Marino. Discorso che gli valse il Gran Cordone dell’Ordine di San Marino, nonché l’amicizia di tutti i sammarinesi.
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