Manca a tutti ‘il don’ ma i più lo vivono spesso nella preghiera o con il ricordo che si fa ogni anno più forte. Centinaia sulla sua semplice tomba divenuta una mangiatoia, un abbeveratoio, per placare la sete di fede e la fame d’amore che don Benzi sapeva dispensare a tutti instancabilmente oltre la fine. La vita, prima di ogni cosa, davanti a tutto il rispetto della vita, che il prete di Rimini andava cercando in ospedale e sulla strada alla fonte: le madri sole private dell’amore in procinto di negare la vita per disperazione. Lui era lì, arrivava, subito dopo una telefonata, in reparto o sulla statale. Questo anniversario fortemente voluto dal Don tredici anni fa vuole rappresentare nel giorno dei defunti un inno alla vita per i non nati, in Paradiso, col loro sacerdote sempre più vivo fra la gente. Sulla tomba del prete il vescovo Lambiasi ha benedetto i partecipanti celebrando poi una messa.
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