Dolly, il primo mammifero ad essere clonato, è entrata nella storia e nei trattati di biologia ed è vista come un esempio di progresso della scienza e di ingegno umano.
Gli esperimenti furono condotti nel Roslin Institute di Edimburgo da un team di scienziati, capeggiati dall'embriologo inglese Ian Wilmut. Dopo due tentativi falliti l'esperimento riuscì utilizzando la cellula somatica di una pecora di sei anni.
Con la creazione di "Dolly" si sono aperte le vie per la clonazione di altri animali, finalizzata in parte alla conservazione di specie estinte e in parte al riprodurre organi compatibili con il trapianto per gli esseri umani.
La pecora è morta nel 2003 per un infezione polmonare, ma l'impatto che ha lasciato nel mondo della scienza verrà sempre ricordato.
Gli esperimenti furono condotti nel Roslin Institute di Edimburgo da un team di scienziati, capeggiati dall'embriologo inglese Ian Wilmut. Dopo due tentativi falliti l'esperimento riuscì utilizzando la cellula somatica di una pecora di sei anni.
Con la creazione di "Dolly" si sono aperte le vie per la clonazione di altri animali, finalizzata in parte alla conservazione di specie estinte e in parte al riprodurre organi compatibili con il trapianto per gli esseri umani.
La pecora è morta nel 2003 per un infezione polmonare, ma l'impatto che ha lasciato nel mondo della scienza verrà sempre ricordato.
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