La rivoluzione d'ottobre è la fase finale e decisiva della rivoluzione russa iniziata in Russia nel febbraio 1917, che portò alla caduta dell'impero russo degli zar.
Dopo alcuni mesi in cui la Russia fu sconvolta da conflitti tra i partiti politici e dalla crescente disgregazione militare ed economica, il partito bolscevico guidato da Lenin e Lev Trockij, decise l'insurrezione contro il debole governo provvisorio di Aleksandr Fëdorovi? Kerenskij per assumere tutto il potere a nome dei Soviet degli operai e dei contadini. L'insurrezione avvenne tra il 6 e l'8 novembre 1917 a Pietrogrado e si concluse con successo; i bolscevichi formarono un governo rivoluzionario presieduto da Lenin e furono in grado di estendere progressivamente il loro potere su gran parte dei territori del vecchio Impero zarista.
Peraltro la reazione armata delle forze controrivoluzionarie e l'intervento delle potenze straniere provocò l'inizio di una cruenta Guerra civile che si concluse con la vittoria bolscevica entro il 1921.
L'insurrezione prende il via la sera del 6 novembre (24 ottobre del calendario giuliano in uso al tempo nell'impero russo): la sera vengono occupate prima tutte le tipografie; la notte del giorno dopo 7 novembre (25 ottobre) i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, banche, ministeri. Il governo provvisorio praticamente cessa di esistere senza alcuna resistenza. Kerenskij fugge verso il fronte e gli altri ministri si rinchiudono nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alle 21.45 e definitivamente conquistato alle 2 del mattino dopo.
Dopo alcuni mesi in cui la Russia fu sconvolta da conflitti tra i partiti politici e dalla crescente disgregazione militare ed economica, il partito bolscevico guidato da Lenin e Lev Trockij, decise l'insurrezione contro il debole governo provvisorio di Aleksandr Fëdorovi? Kerenskij per assumere tutto il potere a nome dei Soviet degli operai e dei contadini. L'insurrezione avvenne tra il 6 e l'8 novembre 1917 a Pietrogrado e si concluse con successo; i bolscevichi formarono un governo rivoluzionario presieduto da Lenin e furono in grado di estendere progressivamente il loro potere su gran parte dei territori del vecchio Impero zarista.
Peraltro la reazione armata delle forze controrivoluzionarie e l'intervento delle potenze straniere provocò l'inizio di una cruenta Guerra civile che si concluse con la vittoria bolscevica entro il 1921.
L'insurrezione prende il via la sera del 6 novembre (24 ottobre del calendario giuliano in uso al tempo nell'impero russo): la sera vengono occupate prima tutte le tipografie; la notte del giorno dopo 7 novembre (25 ottobre) i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, banche, ministeri. Il governo provvisorio praticamente cessa di esistere senza alcuna resistenza. Kerenskij fugge verso il fronte e gli altri ministri si rinchiudono nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alle 21.45 e definitivamente conquistato alle 2 del mattino dopo.
Riproduzione riservata ©