È già attivo, dalle 12 alle 14 dal lunedì al venerdì, per ricevere richieste di aiuto. In forma totalmente anonima. “È un servizio pubblico – spiega Patrizia Busignani, responsabile della campagna contro la violenza alle donne – e serve a favorire l’emersione di un fenomeno, ancora nascosto all’interno delle famiglie”. San Marino deve fare un cambio di mentalità e di cultura. Si tratta di un progetto sperimentale, della durata di un anno rivolto consolo alle donne, ma anche ad altri soggetti deboli che potrebbero trovarsi in contesti di violenza. “Il problema non è nuovo - per Sebastiano Bastianelli – è nuova l’attenzione. La violenza non è un fatto privato e bisogna trovare persone capaci di accogliere la richiesta di aiuto". A rispondere al telefono rosa c’e’ la dottoressa Rita Morganti. “La mia sarà soprattutto una funzione di ascolto e accoglienza del problema – anticipa – cercherò di dare delle consulenze indirizzando poi verso i servizi già presenti in territorio, oppure consigliando il comportamento da tenere per cercare di risolvere da sé il problema”. Garantendo l’anomimato.
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