Il caro energia preoccupa sempre di più cittadini e imprese. Nelle ultime ore proprio ANIS ha evidenziato la grandi paure delle aziende sammarinesi chiedendo che venga fatto il più possibile per salvaguardare il tessuto economico e finanziario del paese.
Se ne torna a parlare in Commissione Finanze con l'atteso riferimento dei vertici AASS. Punto centrale il contratto finanziario di copertura della fornitura del gas naturale. Dalle fila sia della maggioranza che dell'opposizione avanzate numerose richieste di chiarimenti sul tema. "Con il nuovo contratto, afferma Pasquale Valentini Pdcs, se ho capito bene, noi acquistiamo una quantità a un prezzo. Cosa succede se consumiamo meno o di più?" Andrea Zafferani Repubblica Futura, domanda se si sia tenuto conto che aziende energivore potrebbero comprare direttamente all’Aass, con il rischio di fornire quantità di gas superiore rispetto alla media degli ultimi anni? "Potrebbe esistere una strategia - sottolinea William Casali, Pdcs - per affrontare approvvigionamenti in modo diverso dall’economia di mercato?" Sempre sul tema consumi Emanuele Santi di Rete chiede se ci sono stati aumenti da parte di chi ha spostato produzioni dall’Italia a San Marino.
I vertici AASS hanno precisato che il contratto finanziario si tratta di uno strumento di salvaguardia e non esclude quindi la necessità di approvvigionare il sistema sul libero mercato. “La copertura – spiega il consulente per AASS di Key to Energy Massimo Poiesi - garantisce vantaggi per un quantitativo determinato di consumi, sui 40 milioni di metri cubi, superati i quali si deve necessariamente andare ad acquistare a libero mercato. Senza questa copertura però il prezzo di acquisto per San Marino sarebbe quasi due volte più alto”. Con il contratto “abbiamo trasformato il prezzo di acquisto da variabile a fisso, a 43,75- spiega il presidente Aass Francesco Raffaeli - l’effetto dell’operazione ha riportato equilibrio tra prezzi di acquisto e di vendita. Ci ha permesso di "guadagnare" un importo importante con cui abbiamo supportato così la mancanza di adeguamento tariffario”.
Dal Segretario Teodoro Lonfernini ribadita poi la garanzia che San Marino non resterà al freddo: “Se il gas continuerà ad arrivare in Europa e Italia anche in Repubblica ci sarà. Abbiamo già attuato diverse misure di risparmio e stiamo per varare il piano di riduzione energetico oltre ad azioni a sostegno delle fasce deboli e di coloro che non riescono a rispondere al costo delle utenze”. Rispetto all’aggiornamento comunque “necessario” delle tariffe energetiche, il Segretario di Stato con delega ai Rapporti con Aass spiega che, a fronte delle richieste e sollecitazioni ricevute dall’Azienda e dal governo diversi mesi prima, “il primo aggiornamento dall’Authority è stato ottenuto nel tardo dicembre 2021”, un provvedimento definito “del tutto insufficiente rispetto ai movimenti del mercati”. Di qui la necessità di “ritoccare in corso d’opera nei mesi successivi due volte le tariffe varate con quell’aggiornamento, in quanto lo stesso era ritenuto provvisorio”, prosegue. Il Segretario di Stato è critico di fronte alla resistenza dimostrata dall’Autorità alle richieste per gli aggiornamenti delle tariffe: “Si è di fronte una vera e propria crisi ed emergenza energetica.
Sul tema tariffe spiegato come la continua oscillazione del mercato non permetta più un tariffario fisso ed è per questo che si passerà a tariffe indicizzate che comportano il riconoscimento del costo della materia prima a cui si aggiunge uno SPRED, quindi il costo dei servizi che l'azienda eroga. Sul nuovo assetto tariffario Eva Guidi, Libera, chiede di sapere quale possa essere l’incidenza percentuale delle parti che costituiscono lo spread.