Era il il 14 agosto del 1893 e nel pieno della Seconda rivoluzione industriale (1870-1920) nasceva la targa automobilistica. Erano passati sette anni dalla presentazione della prima automobile con motore a scoppio (la storica Patent Motorwagen di Karl Benz) e a Parigi si avvertì la necessità di regolare la crescente circolazione di veicoli a motore.
Fu così che l'amministrazione comunale emanò un'ordinanza di polizia, con cui si rendeva obbligatorio, per tutte le vetture pubbliche, l'utilizzo di una targa di riconoscimento. Si trattava di una placca in metallo, con numeri bianchi su sfondo nero. Tre anni dopo vennero adottate anche in Germania, mentre nel 1898 l'Olanda fu il primo paese ad introdurre una targa nazionale.
In Italia un primo sistema di immatricolazione si ebbe con il Regio Decreto 416 del 28 luglio 1901. Ma i dettagli come la forma, il contenuto numerico e le dimensioni erano a discrezione dei proprietari. Nel 1905 si provò a fare ordine citando nella targa la provenienza geografica. Oggi, la personalizzazione della targa è ammessa in alcuni paesi, in particolare negli Stati Uniti d'America, a condizione che non contenga messaggi blasfemi e osceni.
Fu così che l'amministrazione comunale emanò un'ordinanza di polizia, con cui si rendeva obbligatorio, per tutte le vetture pubbliche, l'utilizzo di una targa di riconoscimento. Si trattava di una placca in metallo, con numeri bianchi su sfondo nero. Tre anni dopo vennero adottate anche in Germania, mentre nel 1898 l'Olanda fu il primo paese ad introdurre una targa nazionale.
In Italia un primo sistema di immatricolazione si ebbe con il Regio Decreto 416 del 28 luglio 1901. Ma i dettagli come la forma, il contenuto numerico e le dimensioni erano a discrezione dei proprietari. Nel 1905 si provò a fare ordine citando nella targa la provenienza geografica. Oggi, la personalizzazione della targa è ammessa in alcuni paesi, in particolare negli Stati Uniti d'America, a condizione che non contenga messaggi blasfemi e osceni.
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