Si acuiscono le tensioni fra Comitato Esecutivo e Segreteria alla Sanità mentre si attende la nomina di un nuovo Direttore Generale. Non sono più un mistero i forti attriti tra l'ex DG e i colleghi del CE Rabini e Forcellini, tra le ragioni – pare – delle sue dimissioni e messe nero su bianco dalla stessa Bruschi in una relazione inviata al Governo.
Roberto Ciavatta si toglie qualche sassolino e lo fa con una lettera aperta indirizzata proprio al Comitato Esecutivo, confermando criticità e difficoltà di dialogo. Stigmatizza la fuga di notizie dal Congresso di Stato, e a chi lo accusa di aver “commissariato” i due direttori in carica con la richiesta di trasmettergli in bozza tutte le delibere, precisa di voler “evitare fughe in avanti” in assenza della sua piena operatività del Comitato Esecutivo. “La condivisione in via preliminare – aggiunge - è una prassi da tempo utilizzata e raccomandatami in occasione di una recente convocazione della Commissione Sanità da un ex Segretario di Stato”. In quella mail, rimasta senza risposta, Ciavatta chiedeva anche lumi su obblighi istituzionali inevasi dal 30 luglio, tra cui: copia del piano pandemico; relazione sul long covid come previsto da un odg del Consiglio; aggiornamento circa gli adempimenti su umanizzazione del contrasto al covid sulla base del documento del Comitato di Bioetica e una relazione su quanto fatto in ospedale per contrastare un'eventuale nuova ondata di contagi. Riguardo ad un facente funzione che solo ieri, “con estremo tempismo – ironizza Ciavatta - i membri del CE hanno richiesto”, assicura che porterà la nomina in Congresso, che da indiscrezioni pare si sia riunito questa mattina proprio per provvedere alla suddetta nomina. Sarebbe già pronta la delibera. Infine, in merito alle sostituzioni urgenti, “sono certo – scrive - potremo a breve porre rimedio”.
Le reazioni non si sono fatte attendere: “La lettera aperta lascia basiti”, accusa Libera. “All’Iss non funziona nulla ma Ciavatta se la prende col ‘corvo’ all’interno del Congresso di Stato”. Sulla relazione dell'ex Direttore Bruschi “cosa c’è scritto di così scottante – si chiede il partito di opposizione - da non fare dormire Ciavatta?” “Non solo non ho timore per il suo contenuto della relazione – risponde il Segretario - ma non sarei nemmeno stupito da una sua pubblicazione, che però potrà essere deliberata solo dal Congresso di Stato, destinatario della stessa”. E sul nuovo Direttore Generale, “ la nomina – dice – sarà indicata dalla Segreteria alla Sanità. Stiamo verificando le condizioni per provvedere al più presto”.
All'attacco anche Repubblica Futura: “Una lettera – scrive - che dimostra lo stato penoso dei rapporti della maggioranza e dei lavori del Congresso, ormai un campo di battaglia, piuttosto che una squadra”. Ricorda che in ballo c'è la salute dell'ISS, che – scrive - “Ciavatta dimostra di non riuscire a governare, zattera alla deriva in cui le ingerenze di qualche partito hanno commissariato il Direttore Generale, determinandone le dimissioni”. Chiedono trasparenza, perché tutti conoscano i contenuti della lettera di addio della Bruschi, prefigurando una “guerra di potere per le nomine".