Si è spenta all'Ospedale, dopo una lunga malattia, affrontata con coraggio. La scomparsa di Fausta Morganti ha colpito profondamente la Repubblica. Le esequie dovrebbero svolgersi sabato mattina, nella Basilica del Santo, ma si attende l'ufficialità.
Intanto i messaggi si rincorrono sui cellulari e sui social. A scandire la serata di martedì è un lungo e intenso passaparola, con la notizia della morte di Fausta Morganti che entra nelle case dei sammarinesi. Ne scegliamo uno, tra tanti: "Quando muoiono i Maestri, quelli che ti hanno insegnato i valori da seguire e le battaglie da fare, quelli che hanno costruito il mondo nel quale vivi, i diritti di cui godi, quelli che avevano la visione, la passione e il rispetto per la propria terra e per l’altro, il vuoto pare immenso", scrive Karen Venturini.
Dalle istituzioni ai semplici cittadini, il ricordo attraversa la Serenissima. Dall'Associazione Porta del Paese ai membri della Giunta di Castello di Città che si stringono intorno al Capitano Tomaso Rossini ed alla sua famiglia per la scomparsa della madre, che ricordano insegnante sensibile e politica carismatica. "Da sempre ha arricchito il panorama culturale intervenendo con arguzia sulla cultura e sull’attualità senza mai farci mancare la sua pacata intelligenza".
Nonostante la malattia, fino alla fine, Fausta Morganti non ha fatto mancare la propria voce: di apprezzamento, "Sto pensando che sarebbe bello godere di notizie come il centro europeo migrazione mediterraneo", scriveva pochi giorni fa. O indignazione: "Bisogna fare politica non accattonaggio, bisogna smettere di parlare di vantaggi per sé, vediamo cosa possiamo fare noi per avvantaggiarsi tutti", nell'ultimo post, ricordato da Marina Lazzarini, "Dobbiamo continuare le sue idee perché nulla vada perduto e così continuerà ad essere con noi. Ci mancherà tanto, ci manca già...".