Ambasciatore del Papa in Israele, dove ha contribuito a risolvere l'assedio alla Basilica della Natività, Nunzio apostolico a Washington: l’invito che Monsignor Pietro Sambi ha portato dalla Romagna al mondo è “non perdere mai la speranza”. E’ morto mercoledì sera a Baltimora, negli Stati Uniti. Aveva 73 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo un intervento chirurgico al polmone. Ordinato sacerdote nel 1964, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1969. Ha prestato servizio prima in Camerun, poi a Gerusalemme (1971) Cuba (1974), Algeria (1978), Nicaragua (1979), Belgio (1981) e India (1984). Eppure, nonostante i suoi impegni in giro per il mondo, ha tenuto saldo il legame con la Romagna e in particolare con Sogliano al Rubicone: l’ultima volta che è stato qui, un anno fa, mons. Sambi ha raccolto l’invito del nostro direttore Carmen Lasorella ed ha partecipato ad una serata in collaborazione con Progetto Sorriso. “I nostri bambini”, era il titolo. Prima di congedarsi ha rivolto il suo pensiero a quelli meno fortunati, con parole che oggi emozionano per un motivo in più.
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