La Pieve, alla quale il professore riconosceva le radici della sua identità, di uomo e di cristiano, ha fatto fatica a contenere tutti i presenti. Capitani Reggenti, Segretari di Stato, una rappresentanza della federazione Balestrieri, che Giuseppe Rossi aveva fondato. E tanti, tantissimi suoi ex alunni, a partire da chi ha officiato la celebrazione, don Lino Tosi, che ha ricordato con aneddoti delicati e personali il suo rapporto con il professore severo ed affettuoso. Ma più del numeri dei presenti, quello che si percepiva nell’aria riempita dalle voci della Corale di San Marino, che ha reso omaggio al suo primo presidente, è stato l’affetto commosso e composto di tutta una Repubblica, che ha congedato un figlio particolarmente devoto. Ed il momento del distacco, come ha riconosciuto don Lino Tosi, è sempre faticoso e triste; un dispiacere senza rimedio, anche per la Chiesa che annuncia il Vangelo. Con l’ ultimo saluto, affollato e commosso, San Marino ha contraccambiato l’amore e la passione che il professore, in 91 anni di vita, ha elargito senza mai risparmiarsi.
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