La stragrande maggioranza degli adolescenti sammarinesi a 17 anni si è già ubriacato almeno una volta. Lo si desume analizzando i dati di una indagine sul consumo di alcol tra i giovanissimi relativa al 2022, promossa dall'Authority Sanitaria, con il patrocinio della Segreteria all'Istruzione. Emerge inoltre che tra i 13 e i 17 anni il consumo è maggiore tra le femmine. I maschi bevono in prevalenza birra e vino mentre le adolescenti preferiscono superalcolici, spritz e altri tipi di bevande: “In questo momento – commenta Claudio Muccioli, Direttore dell'Authority Sanitaria – non abbiamo dati specifici, sul motivo. Forse le ragazze maturano prima e quindi queste situazioni cominciano prima, rispetto ai ragazzi che sono più acerbi, sotto l'aspetto sociale”.
Dall'indagine si apprende anche che l'assunzione di alcol tra gli adolescenti, avviene occasionalmente e fuori dai pasti e soprattutto con coetanei. Le conseguenze sono sia immediate – con gli incidenti stradali, per esempio - che a lungo termine con l'insorgenza di diverse patologie. L'uso di bevande alcoliche inoltre – si afferma nel report – porta a disordini relazionali e problemi economici: “L'indagine sul consumo dell'alcol tra gli adolescenti – osserva il Direttore Muccioli – evidenzia intanto che già in giovanissima età, anche a 11 anni, c'è qualcuno che ne abusa ed ha avuto episodi di ubriachezza.
Nei 17enni, inoltre, l'uso di alcol è molto diffuso. Sicuramente dobbiamo intervenire, con la sensibilizzazione e l'informazione, ma forse anche la nostra normativa potrebbe avere un momento di valutazione. A San Marino siamo stati più permissivi perché è possibile vendere alcol ai ragazzi di 16 anni, cosa che non è possibile nella vicina Italia (dove il limite è 18 anni, ndr). Dobbiamo, chiaramente, valutarne anche gli effetti sui ragazzi”.