Aeradria 2.0. Per la società di gestione dell'aeroporto internazionale di Rimini-San Marino comincia una nuova era. La maggioranza del pacchetto azionario passa in mano ai privati – guidati da Cassa di Risparmio di Rimini - che, grazie all'aumento di capitale e alla conversione dei crediti in quote azionarie, stanno salvando l'aeroporto dal fallimento con il concordato preventivo. Il numero uno di Aeradria, dopo gli otto anni di Massimo Masini, è ora Maurizio Tucci, ex dirigente Finmeccanica ed amministratore delegato di AMS società che si occupa della manutenzione dei motori aerei dell'Alitalia. Alla vice-presidenza Maria Cristina Pesaresi, della Pesaresi Costruzioni – tra i principali creditori di Aeradria -; Ascanio Martelli e Riccardo Fabbri, designati dagli enti locali, e il commercialista John Mazza indicato dal Governo di San Marino che con un milione di euro ha contribuito al necessario aumento di capitale. Una presenza, quella di San Marino nel cda Aeradria, che diventa ancor più strategica dopo le recenti dichiarazioni del Ministro Lupi che si è detto pronto a firmare l'affidamento a San Marino delle aree dell'aeroporto internazionale. Il Titano avrà dunque un suo spazio concreto all'interno dello scalo potendo sviluppare attività nel settore dei voli commerciali e - per ora in via del tutto teorica – anche una base per una eventuale futura compagnia di bandiera.
[Nel servizio l'intervista a John Mazza, Cda Aeradria]
Luca Salvatori
Il Movimento Rete, sostenendo che lo scalo riminese è in una caduta libera difficilmente arrestabile, si chiede perchè il Governo abbia versato un milione di euro per la ricapitalizzazione di Aeradria e paghi 60.600 euro all'anno per la partecipazione societaria al 3,03%. “Considerata la situazione dei conti pubblici del paese – osserva Rete – a noi sarebbe parso più intelligente” risparmiare quei soldi e chiedere inoltre ad Asset Banca di versare il milione di euro che ha investito in Aeradria nelle casse dello Stato a sostegno di investimenti vitali.
[Nel servizio l'intervista a John Mazza, Cda Aeradria]
Luca Salvatori
Il Movimento Rete, sostenendo che lo scalo riminese è in una caduta libera difficilmente arrestabile, si chiede perchè il Governo abbia versato un milione di euro per la ricapitalizzazione di Aeradria e paghi 60.600 euro all'anno per la partecipazione societaria al 3,03%. “Considerata la situazione dei conti pubblici del paese – osserva Rete – a noi sarebbe parso più intelligente” risparmiare quei soldi e chiedere inoltre ad Asset Banca di versare il milione di euro che ha investito in Aeradria nelle casse dello Stato a sostegno di investimenti vitali.
Riproduzione riservata ©