La situazione è ancora delicata, ma nell'anno più critico di sempre lo scalo riminese punta a raggiungere entro la fine dell'anno 600 mila passeggeri. I numeri si muovono sullo sfondo di un concordato in attesa dell'omologa, ma Masini nel giorno dell'addio pone l'accento sui dati positivi: sul fatto per esempio che in Regione c'è posto solo per la leader Bologna e poi per Rimini. Piede sull'acceleratore anche per il capitolo voli: certo, pesa ancora l'uscita di scena Wind Jet, ma per il 2014 si punta ad aumentare i voli per la Germania, a riconquistare l'Inghilterra ed altre destinazioni del Nord Europa. Ma sarà la Russia il perno del rilancio: la compagnia Transaereo Arilines sta procedendo con Enac per portare i tre voli di linea settimanali a sette. Lo scalo a Mosca potrebbe rivelarsi volano per collegamenti con Cina e Giappone. Anche San Marino sta definendo accordi con Enac per potenziare l'attività di traffico merci. Il presidente rivendica poi i 22 milioni di investimenti ed individua nel mancato mutuo da 25 milioni una delle cause che ha portato alla situazione attuale: il famoso buco da 52 milioni di euro. Domani l'assemblea dei soci nominerà il nuovo CdA. A chi sarà chiamato a gestire l'incarico nei prossimi anni Masini offre piena collaborazione. Per quanto riguarda le indagini della Procura ancora in corso Masini si dice tranquillo “ si è operato nel rispetto delle regole”.
Sara Bucci
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©