Via libera dal cda di Aeradria ad una nuova proposta di concordato, “previa rimozione da parte degli azionisti delle cause ostative che hanno determinato il provvedimento di inammissibilità del Tribunale di Rimini alla prima domanda – si legge nel comunicato - sia in ordine all’aumento di capitale in corso, sia in ordine al versamento in tempi rapidi di 1 milione e 600mila euro”. Al cda segue di prassi la convocazione dell'assemblea dei soci: il mandato e le dimissioni dell’intero Consiglio di amministrazione – prosegue la nota - sono a completa disposizione della proprietà.
La priorità dello scalo resta dunque quella di trovare liquidità. Da una parte l'ipotesi di intervento di Rimini Fiera e Camera di Commercio, insieme a Provincia e Comune; dall'altra la necessità di trovare un accordo con Banca Carim (che ha crediti pari a 9 milioni di euro su 47 milioni di debito complessivo di Aeradria) che dovrebbe guidare una cordata con dentro ditte come Pesaresi e Cooperativa braccianti e, così recuperare in un qualche modo i fondi già versati in questi anni nell'aeroporto. Il tutto senza, però, arrivare a scalzare i soci pubblici nella maggioranza di controllo della società. A proposito di soci, San Marino attende l'esito dell'assemblea. Ma il Titano – sottolinea il Segretario di Stato Arzilli – ha sempre partecipato in maniera positiva alle richieste di Aeradria, come per l'ultimo aumento di capitale. Anche noi riteniamo che l'aeroporto sia una risorsa di tutto il territorio. Auspichiamo pertanto soluzioni che portino lo scalo a proseguire la propria attività. San Marino farà la sua parte – conclude – ovviamente massima fiducia nella magistratura”.
La priorità dello scalo resta dunque quella di trovare liquidità. Da una parte l'ipotesi di intervento di Rimini Fiera e Camera di Commercio, insieme a Provincia e Comune; dall'altra la necessità di trovare un accordo con Banca Carim (che ha crediti pari a 9 milioni di euro su 47 milioni di debito complessivo di Aeradria) che dovrebbe guidare una cordata con dentro ditte come Pesaresi e Cooperativa braccianti e, così recuperare in un qualche modo i fondi già versati in questi anni nell'aeroporto. Il tutto senza, però, arrivare a scalzare i soci pubblici nella maggioranza di controllo della società. A proposito di soci, San Marino attende l'esito dell'assemblea. Ma il Titano – sottolinea il Segretario di Stato Arzilli – ha sempre partecipato in maniera positiva alle richieste di Aeradria, come per l'ultimo aumento di capitale. Anche noi riteniamo che l'aeroporto sia una risorsa di tutto il territorio. Auspichiamo pertanto soluzioni che portino lo scalo a proseguire la propria attività. San Marino farà la sua parte – conclude – ovviamente massima fiducia nella magistratura”.
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