Dati incoraggianti arrivano dall'aeroporto Fellini di Rimini. Il 2022 si chiude con oltre 200.000 passeggeri: 230% in più rispetto al 2021. Numeri positivi ma ancora lontani dai livelli pre-Covid. Nel 2019 – infatti – prima che la pandemia fermasse i viaggi, si erano registrate oltre 392.000 presenze: una differenza – quindi - del 46%, su cui però incide la chiusura dello scalo di oltre due mesi, ad inizio 2022, per lavori di ampliamento e ristrutturazione. A pesare, soprattutto, il fattore guerra, considerando che sul dato ha influito l'assenza di voli verso Russia e Ucraina. Da anni il Fellini si è consolidato nei mercati dell'Est Europa; non sorprende dunque che il maggior volume di traffico sia stato verso Polonia e Ungheria. In particolare le mete estere più gettonate sono state Budapest, Tirana e Varsavia. Solo due quelle italiane raggiungibili da Rimini: Palermo e Cagliari, per un totale di circa 40.000 passeggeri. La compagnia che segna il maggior numero è Ryanair, con oltre 154.000 viaggiatori. Seguono Wizzair, con poco più di 36.000 e Luxair, oltre 8200. Da AiRiminum, società di gestione dell'aeroporto, c'è la volontà nel 2023 di toccare quota 400.000, tornando ai numeri pre-pandemia. Del resto, dopo due anni di limitazioni, è tornata la voglia di viaggiare. I forti rincari stanno però influenzando la scelta delle mete: spingendo – come segnalano gli addetti ai lavori – verso quelle meno lontane, come le capitali europee.