![Nel video l'intervista a Igor Pellicciari, docente di relazioni internazionali all'Università di Urbino e alla prestigiosa MGIMO di Mosca](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/5d/5d35e32854bbb730553230.jpg)
Una trappola, quella in cui sarebbe caduto – con una buona dose di ingenuità – il presidente dell'associazione Lombardia-Russia Gianluca Savoini, nell'incontro al Metropol di Mosca. E non tanto per i contenuti del colloquio, quanto per la formula; a partire dalla location: la lobby di un hotel, a 2 passi dalla sede dei servizi d'intelligence; un luogo presumibilmente zeppo di telecamere e microfoni. “Liturgia” talmente irrituale da risultare non credibile, secondo Igor Pellicciari: profondo conoscitore di cose russe; docente all'Ateneo di Urbino e alla prestigiosa Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali. Quanto ai “mandanti”, un'ipotesi che si sta facendo strada, pare sia quella di un “regolamento di conti tra salviniani”: attratti dal prestigio che deriverebbe dall'essere considerati accreditati, al Cremlino, come rappresentanti del Vicepremier. Da un punto di vista di relazioni internazionali, invece, non sarebbe da escludersi – secondo Pellicciari - un intervento americano o russo; forse concordato. Una tema, quello dei rapporti con Mosca, di forte interesse anche a San Marino, dopo la storica visita di Lavrov. La Repubblica - afferma Pellicciari - ha un grandissimo asset: la sua neutralità millenaria.