Da quattro anni è il comune più “riciclone” d'Italia, Ponte nelle Alpi: 8500 anime su un territorio di 58 km quadrati. In questo piccolo centro del Bellunese si supera ora il 90% di materiale riciclato. A raccontare l'esperienza uno dei principali ispiratori di questo efficace sistema di recupero: l'assessore all'ambiente Ezio Orzes. Alla base una consapevolezza: “Non potevamo più permetterci di buttare sottoterra, in discarica o in un inceneritore, materiali preziosi spendendo in smaltimento quantità enormi di denaro”. Gli ottimi risultati ambientali si sono tradotti anche a livello economico: oltre a ridurre la spesa dello smaltimento rifiuti, si sono creati posti di lavoro, impiegando persone dedite al porta a porta , erogando un servizio di grande qualità ai cittadini ad un costo basso. “Lo stesso dovrebbe poter fare il Titano” – si è detto durante la serata. A San Marino si spendono all'anno 2 milioni 300mila euro solo per il trasporto dei rifiuti in discarica, senza considerare i costi aggiuntivi. Con un adeguato sistema di recupero su livelli del 90%, si potrebbero risparmiare ben 2 milioni anche in questo caso da investire nel “porta a porta”, occupando magari persone in cassa integrazione. Sia il Segretario al territorio Fiorini, sia il direttore del dipartimento turismo e rapporti con l'Azienda dei Servizi, Testaj hanno assicurato l'impegno entro 18 mesi di impostare la raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio sulla scorta degli esiti significativi già raggiunti in alcuni Castelli. Al momento siamo in una fase di assestamento dell'Azienda per impostare il nuovo sistema di recupero. Agenda 21, già delusa in passato per aver promosso progetti poi puntualmente finiti nel dimenticatoio, si augura non siano solo parole gettate al vento.
sp
sp
Riproduzione riservata ©