Cresce l'interesse, sale la domanda di coltivazioni biologiche e la Segreteria al Territorio lancia un nuovo bando, che mira a reperire fondi agricoli di proprietà privata sui quali avviare la conversione, rispetto all'agricoltura tradizionale.
“Dopo il bando, che abbiamo fatto lo scorso anno, dove abbiamo messo a disposizione i terreni pubblici per 50 ettari ai nostri agricoltori – spiega il Segretario al Territorio, Stefano Canti - questo secondo bando vuole reperire la disponibilità di terreni privati, da assegnare in un secondo momento in subaffitto agli agricoltori, proprio per sviluppare il progetto dell'Agricoltura biologica all'interno della Repubblica di San Marino".
Il bando – scadenza a fine aprile (ore 13.00 del 30 aprile) - è reperibile sul portale dei Servizi della Pubblica Amministrazione (www.gov.sm), dove verranno anche fornite risposte ad eventuali domande di chiarimento, che saranno da inoltrare all'Ugraa (info.ugraa@pa.sm). Sono ammessi privati, proprietari o usufruttuari, di terreni con destinazione agricola, incolti, abbandonati o bisognosi di miglioramento fondiario. Proprio dalla Segreteria al Territorio la dimensione del settore: oltre il 20% della superficie coltivata opera in regime di biologico, 500 ettari sui 2500 totali. E nel fornire i dati ribadisce l'obiettivo:
“La domanda c'è – prosegue Canti - e credo che sia importante sviluppare al meglio le nostre peculiarità e i nostri prodotti tipici, perché il nostro territorio può diventare veramente il primo Paese biologico. Mi auguro che anche i cittadini possano rispondere a questo bando per mettere a disposizione dell'Eccellentissima Camera i loro terreni incolti, proprio per sviluppare questo importante progetto”.
Sottolineata l'attenzione alla tutela dell'ambiente: tra i requisiti, infatti, quello di destinare il 20% del terreno a varie tipologie di fiori per favorire l'impollinazione a protezione delle api, conservando al biodiversità; nonché di realizzare di laghetti per dare acqua agli animali nei periodi siccitosi.
Nel video, l'intervista al Segretario al Territorio, Stefano Canti