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Contributi non versati: sospensione della licenza se superano i 100mila euro

In esame la legge "omnibus". Approvati 13 dei 49 articoli. RF solleva il caso del sito che propone e gestisce residenze fiscali non domiciliate in territorio: è stato 'oscurato' a dibattito in corso

di Luca Salvatori
17 feb 2025

49 gli articoli e sei gli emendamenti, ripresentati in seconda lettura, al vaglio dell'aula. In seduta mattutina l'esame della legge Omnibus (o che dir si voglia, legge Sviluppo) è ripreso dall'articolo 2 ed è arrivato al 13. Via libera alla garanzia dello Stato sui fondi previdenziali, alle motivazioni che possono portare alla possibile decadenza della pensione privilegiata e alla sospensione dei trattamenti previdenziali in caso di pendenze contributive. Dibattito acceso sulla sospensione o la revoca della licenza per i mancati versamenti di oneri previdenziali o sociali. L'articolo stabilisce che scatti quando i mancati versamenti superano le 13 mensilità o i 100mila euro; per le opposizioni la soglia è troppo alta e servirebbe un alert – in caso di mancato versamento dei contributi – che avvertisse direttamente il lavoratore, visto che le verifiche attraverso l'applicativo Arpa, sono complicate e macchinose. Approvazione, di fatto, bipartisan per gli articoli dal 7 al 13, che erano stati concordati in commissione.

Tra le novità il riconoscimento della inabilità temporanea frazionabile ad ore, per chi deve sottoporsi a terapie salvavita (attualmente è possibile solo per l'intera giornata). Introdotti inoltre incentivi per l'inserimento lavorativo dei disabili: lo Stato si farà carico di parte dei contributi previdenziali. Durante il dibattito, sollevato da RF, il caso segnalato oggi dal quotidiano l'Informazione, ovvero: un sito, di una società privata di diritto sammarinese, che di fatto, proporrebbe e gestirebbe, le residenze fiscali non domiciliate.

Secondo RF nell'operazione si intravede un interesse non secondario dell'imprenditore spagnolo Banuelos, e cioè lo stesso del 'famigerato' DES, e l'effetto sarebbe una svendita dello Stato. Opinione condivisa da altri in opposizione. Anche Libera chiede chiarimenti mentre per il capogruppo del Pdcs Massimo Ugolini, non c'è alcuna volontà di svendita del Paese e se qualcuno ha compiuto atti non dovuti, si dovrà procedere per assicurare il rispetto della legge.

Mentre in aula si accendeva la polemica, anche con scambi piccati tra il Segretario di Stato Ciacci e il capogruppo di Dml Righi, il sito è stato di fatto interdetto all'accesso, se non attraverso una password.





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