Una bambina sudafricana di 8 anni e nata sieropositiva è potenzialmente guarita, o quantomeno ha mantenuto il livello del virus nel sangue sotto al tasso rilevabile, grazie a una terapia subito dopo la nascita.
Il caso è stato presentato oggi ad una conferenza sull'Aids in corso a Parigi, ed è il terzo di questo genere in pochi anni. La malattia, spiega il comunicato del Nih statunitense, è stata diagnosticata nella bimba a 32 giorni di età, alla quale è stato subito avviato il trattamento a base di farmaci antiretrovirali per 40 settimane. Il livello del virus, controllato periodicamente, è rimasto sotto il limite rilevabile dai test. "Servono maggiori studi per capire come stimolare la remissione del virus nei bambini infetti - commenta Anthoni Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases -. Tuttavia questo caso rafforza la speranza che trattando un bambino sieropositivo durante l'infanzia potremmo risparmiargli il peso di una terapia per tutta la vita"
Il caso è stato presentato oggi ad una conferenza sull'Aids in corso a Parigi, ed è il terzo di questo genere in pochi anni. La malattia, spiega il comunicato del Nih statunitense, è stata diagnosticata nella bimba a 32 giorni di età, alla quale è stato subito avviato il trattamento a base di farmaci antiretrovirali per 40 settimane. Il livello del virus, controllato periodicamente, è rimasto sotto il limite rilevabile dai test. "Servono maggiori studi per capire come stimolare la remissione del virus nei bambini infetti - commenta Anthoni Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases -. Tuttavia questo caso rafforza la speranza che trattando un bambino sieropositivo durante l'infanzia potremmo risparmiargli il peso di una terapia per tutta la vita"
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