Numeri alla mano, la direzione ospedaliera di San Marino suona l’allarme. In Repubblica i nuovi casi di Aids sono in aumento, con costi sociali ed economici importanti per la collettività. Ad oggi, sono 96 i malati di Hiv diagnosticati dall’inizio dell’epidemia, vale a dire dal 1985, di cui circa l’80% maschi. 16 le morti per Aids. La fascia di età più colpita va dai 25 ai 55 anni per i maschi e dai 20 ai 30 anni per le femmine. La via di trasmissione prevalente è quella sessuale, che interessa oltre il 70% di tutte le infezioni. Molti casi, sottolinea l’Istituto per la sicurezza sociale, sono stati diagnosticati incidentalmente, nel corso di accertamenti per altre patologie. Questo conferma l’importanza e il ruolo delle infezioni misconosciute nella diffusione della patologia. Ecco perchè l’Iss ricorda l’importanza delle misure di prevenzione nel contenere la diffusione dell’Hiv, così come sottolinea che un trattamento precoce dell’infezione non solo riduce la possibilità di sviluppare l’Aids, ma anche la contagiosità del soggetto sieropositivo. La conclusione però fa riflettere. San Marino, scrive la Direzione Ospedaliera, è uno dei Pesi a più alta incidenza di infezione da Hiv nella comunità europea. E supera, nei numeri, anche l’Italia.
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