Se prima il contributo di San Marino e di altre realtà simili, si perdeva nel mare delle grandi operazioni umanitarie, promosse dalle Nazioni Unite; ora i Piccoli Stati preferiscono concentrarsi su progetti mirati, da condurre autonomamente, in periodi di tempo determinati. I due interventi in Nigeria e Gabon, approvati recentemente dall’Esecutivo, rientrano proprio in questa nuova ottica. Si tenta di dar seguito all’appello lanciato dalle Nazioni Unite nello scorso settembre, nel quale si chiedeva ai singoli Stati di aumentare il contributo nella lotta al sottosviluppo. Il progetto in Niger è nato da uno spunto della delegazione permanente di San Marino presso l’Unesco. L’obiettivo è aiutare le donne di questo paese spingendole verso l’autodeterminazione e facendo educazione sanitaria preventiva. Prevista anche la costruzione di una scuola. Per questo impegno – che vede la collaborazione di Andorra, Monaco, Cipro e Lussemburgo - il Titano ha deciso di stanziare 12.000 euro. Più corposo l’intervento in Gabon, questa volta in ambito Unicef. Il finanziamento sarà destinato ad interventi di prevenzione e sostegno sanitario e psicologico per le madri e i bambini affetti da AIDS: vera piaga del continente africano. Anche in questo caso il progetto è condotto da alcuni Piccoli stati d’Europa: San Marino, Andorra, Liechtenstein e Monaco. Il Governo della Repubblica contribuirà con circa 30.000 euro, cui si aggiungeranno i 5.000 euro versati dalla commissione Unicef del Titano.
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