Non c'è ancora un bilancio ufficiale delle vittime dopo l'attacco al sito di In Amenas, dove un gruppo di terroristi teneva in ostaggio decine di dipendenti delle compagnie petrolifere dell'area. Ieri sera il ministro della Comunicazione algerino ha solo ammesso che, nonostante tutte le misure per evitare perdite umane, ci sono state delle vittime. 18 - secondo fonti della sicurezza algerina – i terroristi uccisi dalle forze speciali. Gli Stati Uniti hanno reso noto che Washington non era stata informata dall'Algeria dell'intenzione di sferrare un attacco per liberare gli ostaggi in mano ai terroristi. La Francia intanto apre un'inchiesta e il primo ministro francese, Jean-Marc Ayrault, ha confermato che l'operazione contro i terroristi è ancora in corso. Mentre il premier inglese David Cameron ha precisato che sono molto meno di 30 i cittadini britannici ancora a rischio nel sito algerino attaccato. Mentre da Londra il responsabile della Difesa degli Stati Uniti, Leon Panetta ha detto che "i terroristi non troveranno riparo in Algeria, in Nord Africa o altrove".
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