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Allarme siccità. A San Marino resta l’ordinanza che limita l’uso di acqua pubblica

6 ott 2011
Allarme siccità. A San Marino resta l’ordinanza che limita l’uso di acqua pubblica
Allarme siccità. A San Marino resta l’ordinanza che limita l’uso di acqua pubblica
E’ allarme siccità per le province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, diga di Ridracoli quasi all’asciutto parte una task force per un piano di risparmio idrico. Si attende il fine settimana, quando è annunciato un peggioramento meteo, per stabilire la revoca dell’ordinanza per il risparmio idrico. E’ in vigore da quasi un mese: vietato dunque ancora usare acqua pubblica per innaffiare orti e giardini, lavare scale, strade private e autoveicoli, riempire piscine, pozzi e cisterne. Così l’Azienda dei Servizi risponde alle criticità di Ridracoli - quasi all’asciutto - ma contiene l’allarme: “A San Marino – commenta il direttore Emanuele Valli – la situazione è diversa. Siamo preoccupati, ma non siamo da allarme rosso”. Si mobilita invece la Romagna e fa scattare la task force contro gli sprechi, dopo che il meteo Arpa ha previsto almeno un altro mese con basse precipitazioni. Prolungato il contenimento graduale - al 30% - dei prelievi da Ridracoli, utilizzando la riserva dei pozzi della Romagna. Dalla Regione, l’indirizzo ai Sindaci perché dispongano ordinanze e attivino campagne di informazione ai cittadini. Coinvolte dalla Protezione civile anche Hera, che ha iniziato a ridurre le pressioni in rete, e Romagna Acque, che sta già utilizzando potabilizzatori mobili per il prelievo dal Canale Emiliano Romagnolo.

Annamaria Sirotti

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