Dal 1° al 7 ottobre 2024 si celebra la Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno (SAM), evento promosso in Italia dal Movimento Allattamento Materno Italiano, per sostenere, promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’allattamento al seno. La scelta di come nutrire il proprio bambino, se al seno o attraverso l’allattamento artificiale, è una libera decisione che spetta alla mamma: per questo è giusto che possa soppesare vantaggi, benefici e difficoltà di che ciò comporta.
Per assicurare fin dalla nascita la salute, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Unicef e le associazioni mediche di tutto il mondo raccomandano - scrive il Ministero della Salute Italiano - l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre. Il tema della Settimana dell’allattamento materno (Sam) del 2005 è promuovere questo tipo di alimentazione anche dopo i primi 6 mesi di vita, integrando il latte materno con altri cibi.
In media, i bambini di 6-8 mesi dovrebbero ricevere oltre il 70% del fabbisogno energetico dal latte materno, il 55% a 9-11 mesi e il 40% a 12-13 mesi. Il latte materno rappresenta infatti la fonte principale di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.
I benefici per il neonato
Secondo il Ministero della Salute Italiano il latte materno rappresenta l'alimento migliore per un neonato perchè apporta tutte le sostanze essenziali che gli assicurano un’ottima crescita, fin dalle prime poppate (il colostro) garantisce importanti fattori protettivi in grado di salvaguardare la sua salute futura e difenderlo dalle infezioni. Il latte materno non ha mai la stessa composizione nel tempo e la stessa consistenza durante il corso della poppata, adeguandosi alle necessità di crescita del neonato. Dopo i primi tre giorni il latte da colostro cambia composizione (latte di transizione) fino alla sua composizione definitiva (latte definitivo) che avverrà entro qualche settimana. Il colostro è il primo latte, giallo, ricco e molto denso. Il latte di transizione è più acquoso e di colore biancastro ed offre al piccolo in modo equilibrato e graduale tutto il nutrimento di cui ha bisogno. Fra i benefici riconosciuti a livello internazionale, riportati dal Ministero della Salute:
- Riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti
- Protegge dalle infezioni respiratorie
- Riduce il rischio di sviluppare allergie
- Migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio
- Migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni
- Contribuisce a una migliore conformazione della bocca
- Protegge contro le otiti
- Riduce il rischio di diabete e di tumori del sistema linfatico
I benefici per la madre
- E' gratuito e pratico: sempre pronto alla giusta temperatura
- Stimola la naturale contrazione dell’utero riducendo il naturale sanguinamento post partum e consentendo all’utero di tornare alle dimensioni normali più velocemente
- Aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza
- Riduce il rischio di sviluppare osteoporosi
- Previene alcune forme di tumore al seno e all'ovaio
Come attaccare il bambino al seno
Il Ministero della Salute ricorda che allattare è facile, ma soprattutto inizialmente, bisogna ricordare alcune regole base e, se necessario farsi aiutare. Prima di tutto è importante trovare una posizione comoda. La corretta posizione del bambino durante l’allattamento gli consentirà di poppare bene e di ricevere abbastanza latte, aiuterà inoltre a evitare dolori ai capezzoli
La posizione del bambino
Si può tenere il bambino in molti modi quando si allatta. Ecco alcuni consigli per aiutarlo a poppare bene:
- Tieni il bambino vicino a te
- Il suo volto deve essere di fronte al seno con testa, spalle e corpo allineati
- Il naso o il labbro superiore devono essere di fronte al capezzolo
- Il bambino deve poter raggiungere facilmente il seno senza bisogno di allungarsi o girarsi
- Ricorda sempre di avvicinare il piccolo verso il seno, non il contrario.
La posizione della mamma
Da seduti, assicurarsi che:
- la schiena sia diritta e ben sostenuta
- i piedi siano ben appoggiati, magari sopra uno sgabello
- siano disponibili dei cuscini, utili per sostenere la schiena e le braccia o per tenere il bambino all’altezza del seno.
- È utile allattare sdraiata: dopo un taglio cesareo, nei primi giorni successivi al parto tutte le volte che ti senti particolarmente stanca.
Il momento della poppata
Ecco come approcciarsi ad attaccare il bambino al seno:
- Controllare che il piccolo si attacchi al seno correttamente, altrimenti potrebbe non essere in grado di poppare bene e i capezzoli potrebbero far male
- Tenere il bambino con il naso o con il labbro superiore proprio di fronte al capezzolo. Aspettare che spalanchi la bocca: per incoraggiarlo si possono sfiorare le sue labbra col capezzolo
- Poi, rapidamente, avvicinarlo al seno cosi che il suo labbro inferiore tocchi il seno, il più lontano possibile dalla base del capezzolo. In questo modo il capezzolo punterà verso il palato del bambino
Il Ministero della Salute italiano ricorda che quando il bambino è attaccato bene:
- la bocca è bene aperta e “riempita” dal seno
- il mento sfiora il seno
- il labbro inferiore è rovesciato in fuori e la lingua appoggiata al seno
- l’areola, la parte scura intorno al capezzolo, è meglio visibile sopra il labbro superiore piuttosto che sotto quello inferiore
- il modo di poppare varia da suzioni brevi a movimenti lunghi e profondi, intervallati da pause.