Procedono senza sosta i lavori di ripristino delle zone più colpite dell'Emilia Romagna. Sono già partiti oltre 10 cantieri di somma urgenza per circa 23 milioni di euro: 14,3 milioni interessano il territorio ravennate, 1 milione la provincia di Forlì-Cesena, 8 milioni e mezzo il bolognese.
“Già chiuse tutte le rotture e conclusi i primi interventi. Ai cittadini colpiti dobbiamo risposte certe e per questo chiediamo la massima collaborazione con il Governo” ha commentato la presidente e commissaria per l’emergenza, Irene Priolo - Non mi stancherò mai di ringraziare i sindaci, i tecnici i volontari.” Sono state utilizzate circa 9000 tonnellate di massi ciclopici a disposizione.
Circa 600 gli sfollati, mentre prosegue rapidamente la pulizia di strade e abitazioni. Si attenua l'allerta meteo per domani, il codice è giallo e solo nel settore centro-orientale. Rimangono possibili incrementi sui corsi d'acqua con fragilità negli argini, dovuti alle piogge previste per oggi, e rimane la difficoltà nello smaltimento delle acque esondate. Nelle zone montane e collinari non si escludono frane occasionali. In Emilia Romagna stanno prestando aiuto 830 volontari. Tra questi anche le squadre della Protezione Civile di San Marino: sono partiti oggi altri 8 volontari, per Cotignola, dopo i 4 di ieri.
E' di oggi anche il via libera finale del Consiglio Ue a 446 milioni di euro dal Fondo di solidarietà europeo per le alluvioni che nel 2023 hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana. Le due regioni italiane riceveranno rispettivamente 378,83 milioni e 67,81 milioni. Continua la conta dei danni anche nelle Marche. Oggi in Regione un incontro con i sindaci e assessori coinvolti, almeno 90, mentre la Protezione civile annuncia temporali sulle zone già colpite.