Emergenza senza fine. Altri due cani avvelenati in un solo giorno, ora gli episodi sono più di 20. Nel primo una ragazzina nemmeno 14enne aveva accompagnato la sua meticcia di 3 anni per una passeggiata mattutina. Dal suo condominio, non lontano da via Bonaparte, aveva costeggiato la scuola elementare di Città, La Sorgente, per poi percorrere il sentiero che conduce a Fonte dell’Ovo.
Non si è persa d’animo, ha chiamato la madre e la loro prontezza ha salvato la cagnolina, curata dai veterinari di Valdragone, che ne hanno scongiurato la morte. Con le forze dell’ordine la ragazzina ha poi ripercorso il sentiero, per tentare di trovare qualcosa, ma senza esito: ha spiegato che aveva lasciato libero l’animale dal guinzaglio solo per un breve tratto. Probabilmente è stato in quel frangente che è entrato in contatto con qualcosa. Poche ore dopo, nuova emergenza: un altro meticcio di appena 6 mesi, trovato dai proprietari, residenti a Casole, in preda a convulsioni. Il cucciolo si era allontanato un attimo da casa e si è sentito male. E’ stato difficile prenderlo, perché in preda all’agitazione mordeva, e questo ha ritardato i soccorsi. Le condizioni sono subito apparse gravi. Era arrivata anche un’altra segnalazione da Fiorentino, ma si è rivelato un falso allarme. Intanto giungono i risultati sui bocconi analizzati a Brescia: dovrebbe trattarsi sempre di endosulfan, il pesticida utilizzato per tutti gli altri episodi.
Francesca Biliotti
Non si è persa d’animo, ha chiamato la madre e la loro prontezza ha salvato la cagnolina, curata dai veterinari di Valdragone, che ne hanno scongiurato la morte. Con le forze dell’ordine la ragazzina ha poi ripercorso il sentiero, per tentare di trovare qualcosa, ma senza esito: ha spiegato che aveva lasciato libero l’animale dal guinzaglio solo per un breve tratto. Probabilmente è stato in quel frangente che è entrato in contatto con qualcosa. Poche ore dopo, nuova emergenza: un altro meticcio di appena 6 mesi, trovato dai proprietari, residenti a Casole, in preda a convulsioni. Il cucciolo si era allontanato un attimo da casa e si è sentito male. E’ stato difficile prenderlo, perché in preda all’agitazione mordeva, e questo ha ritardato i soccorsi. Le condizioni sono subito apparse gravi. Era arrivata anche un’altra segnalazione da Fiorentino, ma si è rivelato un falso allarme. Intanto giungono i risultati sui bocconi analizzati a Brescia: dovrebbe trattarsi sempre di endosulfan, il pesticida utilizzato per tutti gli altri episodi.
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