Una cerimonia sobria ma densa di significato, inquadrata nelle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. A fare gli onori di casa, l’Ambasciatore Giorgio Marini. L’occasione è quella di conferire il giusto riconoscimento a coloro che sono stati deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. La medaglia d’onore della Presidenza del Consiglio è stata dunque appuntata al petto di Nino Imola, nonché consegnata ai familiari di Domenico Buscarini, Volturno Rebosio, Domenico Rossi, Werther Vincenti, Francesco Giannini, Dante Roccoli, Luigi Contucci e Don Decio Foschi. Tutti cittadini italiani, militari e civili, che col loro sacrificio hanno saputo difendere i valori della Patria. Di sicuro un momento importante – ha ricordato il Segretario Morri – particolarmente oggi in un periodo di frizioni tra i due Stati. Ma necessario è promuovere la cultura della pace, del ragionamento, della tolleranza. Nella stessa circostanza è stata consegnata al Cavalier Amelio Lazzarini l’onorificenza al Merito nel grado di Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana.
Nel video le interviste a Nino Imola; Carola Piscaglia, nipote don Decio Foschi; Franco Narducci, vice presidente commisione esteri Italia.
Silvia Pelliccioni
Nel video le interviste a Nino Imola; Carola Piscaglia, nipote don Decio Foschi; Franco Narducci, vice presidente commisione esteri Italia.
Silvia Pelliccioni
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