La campagna elettorale finisce nel mirino di Amnesty International che alla presentazione del rapporto annuale accusa determinati partiti di portare avanti vere e proprie campagne d'odio.
Il rapporto riguarda 159 Paesi e fornisce un'analisi completa sulla situazione dei diritti umani. Nel 2017 secondo Amnesty il mondo sta raccogliendo i terribili frutti della retorica, intrisa d'odio, che minaccia di normalizzare massicce discriminazioni ai danni dei gruppi marginalizzati. E anche l'Italia non ne è esente, come dimostra il caso Macerata.
E proprio in occasione della campagna elettorale italiana, Amnesty sta monitorando 1400 candidati, registrando le loro dichiarazioni d'odio, razziste e discriminatorie verso gruppi disagiati e vulnerabili.
I primi risultati di questo monitoraggio dicono che il 50% di queste dichiarazioni è da attribuire a candidati della Lega, il 27% a Fratelli d'Italia, il 18% a Forza Italia. Il 79% ha come bersaglio la migrazione, seguita dalla islamofobia, ma un 4% veicola discriminazioni di genere, soprattutto, ancora, contro le donne.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Gianni Rufini direttore generale Amnesty Italia
Il rapporto riguarda 159 Paesi e fornisce un'analisi completa sulla situazione dei diritti umani. Nel 2017 secondo Amnesty il mondo sta raccogliendo i terribili frutti della retorica, intrisa d'odio, che minaccia di normalizzare massicce discriminazioni ai danni dei gruppi marginalizzati. E anche l'Italia non ne è esente, come dimostra il caso Macerata.
E proprio in occasione della campagna elettorale italiana, Amnesty sta monitorando 1400 candidati, registrando le loro dichiarazioni d'odio, razziste e discriminatorie verso gruppi disagiati e vulnerabili.
I primi risultati di questo monitoraggio dicono che il 50% di queste dichiarazioni è da attribuire a candidati della Lega, il 27% a Fratelli d'Italia, il 18% a Forza Italia. Il 79% ha come bersaglio la migrazione, seguita dalla islamofobia, ma un 4% veicola discriminazioni di genere, soprattutto, ancora, contro le donne.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Gianni Rufini direttore generale Amnesty Italia
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