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Anche la Procura di Napoli apre due indagini sulle scommesse nel mondo del calcio

6 giu 2011
La teoria delle “poche mele marce” crolla ufficialmente a metà pomeriggio quando il capo della Procura di Napoli Giandomenico Lepore pronuncia per la prima volta la parola “Calciopoli 2” e riporta colpevolisti e innocentisti indietro di 5 anni. Napoli, perché Cremona non è più sola. Da oggi si indaga anche nel capoluogo partenopeo. Due i filoni in mano alla Distrettuale Antimafia: le scommesse illecite e la frode sportiva. Napoli e Cremona unite da contatti telefonici e scambi di atti nel nome del calcio pulito. Dalla Lega Pro alla Serie B e nelle ultime ore la conferma anche dei primi pesci grossi. Se quanto dichiarato nell’interrogatorio di garanzia da uno degli indagati (l’odontoiatra Marco Pirani) corrispondesse al vero, anche Roma, Fiorentina, Lecce, Genoa e Cagliari risulterebbero coinvolte. Fatti riportati di cui il Pirani non avrebbe conoscenza diretta e quindi tutti da accertare. Parlano Micolucci e Sommese, i due calciatori dell’Ascoli ai domiciliari da mercoledì. Mercoledì toccherà ad Erodiani, il titolare di un’agenzia di scommesse considerato ai vertici dell’organizzazione. Dalle prime indiscrezioni metterà nei guai il neopromosso Siena. Sempre mercoledì il diesse del Ravenna Buffone. Venerdì il portiere Paoloni che attraverso il suo legale ha annunciato l’intenzione di collaborare. La Federcalcio avrà presto a disposizione gli atti della Procura di Cremona. Il Ministro dell’Interno Maroni ha annunciato una task force investigativa per accertare le infiltrazioni mafiose nel mondo delle scommesse sulle partite di calcio.

Roberto Chiesa

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