Resta in carcere Mario Scaramella, l'ex consulente della commissione Mitrokhin, arrestato alla vigilia di Natale per calunnia aggravata. Il Giudice per le indagini preliminari di Roma ha infatti rigettato l'istanza per gli arresti domiciliari “ritenendo – scrive l’ Ansa - tuttora sussistenti i pericoli di inquinamento delle prove, di reiterazione del reato e di fuga”.
Nelle motivazioni, il Gip definisce Mario Scaramella un "personaggio leonardesco", abilissimo a costruire su fatti veri circostanze inesistenti, e privo di "ogni scrupolo personale" nell'accusare di un reato che prevede una pena fino all'ergastolo personaggi non collegabili ai fatti denunciati.
Nell'inchiesta romana, Scaramella è indagato anche per traffico di armi e violazione del segreto di indagine.
Nelle motivazioni, il Gip definisce Mario Scaramella un "personaggio leonardesco", abilissimo a costruire su fatti veri circostanze inesistenti, e privo di "ogni scrupolo personale" nell'accusare di un reato che prevede una pena fino all'ergastolo personaggi non collegabili ai fatti denunciati.
Nell'inchiesta romana, Scaramella è indagato anche per traffico di armi e violazione del segreto di indagine.
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