A otto giorni dal rapimento in Darfur, non ci sono ancora notizie di Francesco Azzarà, l'operatore di Emergency sequestrato da uomini armati a Nyala, capitale della regione sudanese. Tacciono le autorità locali, massimo riserbo della Farnesina che sin dall'inizio si è subito attivata per il rilascio del giovane logista calabrese. Il rapimento non è stato ancora rivendicato, ma questo non preoccupa troppo l'organizzazione umanitaria, non nuova a rapimenti in questa zona. L'ong di Gino Strada non nasconde comunque di aver sperato in una evoluzione più veloce della vicenda. La scorsa settimana il vicegovernatore del Darfur aveva affermato che il giovane italiano sta bene e che si era vicini alla sua liberazione. Erano anche trapelate voci di una richiesta di riscatto, smentite poi da Emergency.
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