Oltre 37mila segnalazioni. Solo in minima parte - 698 - dallo scudo fiscale, il grosso viene dall’attività ordinaria degli intermediari finanziari, enti creditizi in testa, che hanno inviato il 75% degli avvisi sulle operazioni sospette. “Un boom che segna l’affermarsi di una cultura della prevenzione - dice l’Unità di Informazione di Bankitalia - ma ancora molto c’è da fare”. Solo 223 gli alert lanciati dai professionisti (commercialisti, grossisti in oro, gestori di case da gioco) forse perché - denuncia il rapporto - sentono di più la pressione della delinquenza organizzata. Pesa il silenzio degli istituti di credito: 200 di loro - un quarto del totale - non hanno mai denunciato attività sospette. Di denaro sporco si parla anche a Rimini con la Uif, magistrati, Agenzia delle Entrate. 3000 segnalazioni partite dall’Emilia Romagna: arrivano da Bologna, Rimini è al secondo posto. Inevitabile guardare al rapporto con San Marino e dalla Vigilanza di Bankitalia Luigi Donato sottolinea l’importanza della verifica adeguata della clientela. Sulle segnalazioni in Repubblica numeri diversi, ma molta efficacia per collaborazione dall’Agenzia di Informazione Finanziaria. Nel video la voce a Nicola Veronesi (Direttore Agenzia di Informazione Finanziaria)
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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