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Anziani soli e in difficoltà: a San Marino si ragiona sempre di più sul Co-housing

Aspetto che sarà al centro dell'evento “Co-housing, un modo di abitare collaborativo”, giovedì 21 novembre alla Sala Montelupo di Domagnano, promosso dall'associazione Prosperus e la Cooperativa Decimo Castello

di Giacomo Barducci
18 nov 2024

Abitare in modo collaborativo, in inglese Co-housign, è un progetto su cui si sta molto parlando a San Marino. Sono 60 le famiglie sammarinesi o residenti che si rivolgono alla Caritas ogni mese e il 18% sono pensionati che non riescono a far fronte alla gestione giornaliera.

Proprio ieri la Federazione Pensionati USL ha ricordato come ci siano anziani in Repubblica che hanno rischiato di perdere la propria casa: “Serve – scrive il sindacato – trovare soluzioni non più procrastinabili”. Una di queste potrebbe essere il Co-housing. A livello pratico l'abitare in modo collaborativo è organizzato sulla base di abitazioni private che hanno tutti i servi che servono per lo svolgimento della vita quotidiana a cui si aggiungono spazi comuni esterni e interni.

Iniziativa su cui anche il direttore del dipartimento territoriale e socio sanitario Pierluigi Arcangeli ha dato parere positivo, scorsa settimana, in Commissione Sanità. Aspetto che sarà al centro dell'evento “Co-housing, un modo di abitare collaborativo”, giovedì 21 novembre alla Sala Montelupo di Domagnano, promosso dall'Associazione Prosperus e la Cooperativa Decimo Castello, che insieme a docenti, ingegneri, medici ed esperti parlerà dei vantaggi dell'abitare in modo collaborativo sia sotto l'aspetto sociale, che strutturale.





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