Abitare in modo collaborativo, in inglese Co-housign, è un progetto su cui si sta molto parlando a San Marino. Sono 60 le famiglie sammarinesi o residenti che si rivolgono alla Caritas ogni mese e il 18% sono pensionati che non riescono a far fronte alla gestione giornaliera.
Proprio ieri la Federazione Pensionati USL ha ricordato come ci siano anziani in Repubblica che hanno rischiato di perdere la propria casa: “Serve – scrive il sindacato – trovare soluzioni non più procrastinabili”. Una di queste potrebbe essere il Co-housing. A livello pratico l'abitare in modo collaborativo è organizzato sulla base di abitazioni private che hanno tutti i servi che servono per lo svolgimento della vita quotidiana a cui si aggiungono spazi comuni esterni e interni.
Iniziativa su cui anche il direttore del dipartimento territoriale e socio sanitario Pierluigi Arcangeli ha dato parere positivo, scorsa settimana, in Commissione Sanità. Aspetto che sarà al centro dell'evento “Co-housing, un modo di abitare collaborativo”, giovedì 21 novembre alla Sala Montelupo di Domagnano, promosso dall'Associazione Prosperus e la Cooperativa Decimo Castello, che insieme a docenti, ingegneri, medici ed esperti parlerà dei vantaggi dell'abitare in modo collaborativo sia sotto l'aspetto sociale, che strutturale.
"Il Co-housing Non è un condominio qualunque - spiega Alfonsina Guidi, Cooperativa Decimo Castello - ma è un modo di coabitare in modo collaborativo, quindi si basa sulle relazioni e il mutuo aiuto. L'ultimo aggiornamento che ho è quasi sono oltre i 1900 le famiglie unipersonali sopra i 65 anni a San Marino e quindi potrebbe essere un'alternativa all'RSA che comunque è in difficoltà come capienza o anche alla badante perché se un anziano è autosufficiente e ha piacere di vivere in comunità questo può essere una soluzione".
Non solo anziani; il Co-housing infatti può essere rivolto anche ad altre fasce della popolazione: "La tematica del Co-housing - sottolinea Francesca Masi, Associazione Prosperus - è la possibilità di coabitare e di un abitare collaborativo, può riguardare benissimo anche persone giovani, persone di tutte le età. Il concetto è mettere insieme dei servizi comuni, collaborare per l'abitare insieme sia da un punto di vista di servizi o anche dell'abitare, quindi di energia o di quello che si utilizza comunemente nel nostro quotidiano".
Nel servizio le interviste ad Alfonsina Guidi (Cooperativa Decimo Castello) e Francesca Masi (Associazione Prosperus)