E’ arrivata la primavera, auspicata e attesa dopo i disagi e i disastri del nevone, ma altri pericoli sono in agguato, soprattutto per i nostri cani. Sempre ad annusare e frugare col muso per terra e in mezzo all’erba ed ai cespugli, qui si possono celare, soprattutto se si tratta di zone erbose di pineta o di bosco a querce, le “Processionarie” bruchi pelosi di farfalle notturne, che hanno l’abitudine di spostarsi in fila formando una sorta di “processione”. In particolare, nelle pinete troveremo le Processionarie del pino, che vivono brucando avidamente gli aghi di questa conifera, distruggendone letteralmente l’apparato fogliare, mentre nei boschi a quercia, troveremo una specie simile, che divora avidamente le foglie di questa pianta. Durante lo stadio di bruco, che precede il bozzolo e la falena adulta, che compare in estate, il bruco, con il movimento e per l’azione del vento perde le setole del dorso, queste recano all’apice minuscoli ganci, coi quali si attaccano facilmente ai tessuti, come pelle e mucose, provocando una reazione più o meno grave, dovuta all’istamina rilasciata. Questa sostanza può determinare reazioni allergiche più o meno gravi nelle persone, come eruzioni cutanee con forte prurito, se il contatto avviene a livello della pelle, congiuntivite, se a livello degli occhi. Se inalate invece, le setole possono provocare irritazione delle vie respiratorie, con dispnea e addirittura asma sino a shock anafilattico, nei soggetti a rischio o che più volte sono venuti a contatto con i peli urticanti di questo bruco.
Nei cani è facile che avvenga l’ingestione delle setole presenti nell’erba, con gravi e a volte gravissime conseguenze per la mucosa della bocca, per la lingua e per la mucosa dell’apparato digerente. Diversi sono i casi di cani che in questi giorni sono stati vittime delle Processionarie, alcuni di essi hanno manifestato, danni irreversibili alla lingua e al cavo orale in genere.
L’APAS pertanto, al fine di prevenire gravi conseguenze per la salute dei nostri amici a quattro zampe, rivolge a tutti i cittadini un appello, invitando a non frequentare con i propri cani, pinete o boschi di querce, per la probabile presenza appunto di bruchi di processionaria, che potranno rappresentare una minaccia ancora sino a fine maggio, fino a quando l’insetto non avrà costruito il bozzolo che svilupperà la farfalla adulta nei mesi di piena estate.
Nei cani è facile che avvenga l’ingestione delle setole presenti nell’erba, con gravi e a volte gravissime conseguenze per la mucosa della bocca, per la lingua e per la mucosa dell’apparato digerente. Diversi sono i casi di cani che in questi giorni sono stati vittime delle Processionarie, alcuni di essi hanno manifestato, danni irreversibili alla lingua e al cavo orale in genere.
L’APAS pertanto, al fine di prevenire gravi conseguenze per la salute dei nostri amici a quattro zampe, rivolge a tutti i cittadini un appello, invitando a non frequentare con i propri cani, pinete o boschi di querce, per la probabile presenza appunto di bruchi di processionaria, che potranno rappresentare una minaccia ancora sino a fine maggio, fino a quando l’insetto non avrà costruito il bozzolo che svilupperà la farfalla adulta nei mesi di piena estate.
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