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Arrivati a Roma i tre italiani ostaggi in Iraq

9 giu 2004
Arrivati a Roma i tre italiani ostaggi in Iraq
Inginocchiato, con l’inseparabile tricolore. Così Angelo Stefio ha riabbracciato il figlio. E’ la fine di un incubo. E’ il momento della gioia. Sono sbarcati questa mattina alle 11, all’aeroporto di Ciampino i 3 italiani rimasti in ostaggio per 55 giorni in Iraq. All’inferno e ritorno. Un’esperienza – la loro – che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di persone per giorni e giorni. Salvatore Stefio, Maurizio Agliana ed Umberto Cupertino sono apparsi in buone condizioni fisiche e subito dopo gli interminabili abbracci con i familiari, sono stati accompagnati in Procura per chiarire nei minimi particolari la vicenda del loro rapimento. L’importante – però – è che sono a casa e stanno bene. Ora Angelo Stefio potrà realizzare un desiderio che ci aveva confidato qualche tempo fa, nei giorni più bui di questa storia a lieto fine. Tornare in Repubblica con Salvatore. “Ero già venuto a San Marino con mio figlio qualche anno fa – disse Stefio – e Salvatore rimase affascinato dalla bellezza del Titano e dalla cerimonia del cambio della guardia a Palazzo Pubblico”. “Vorrei tanto tornare in Repubblica con lui – concluse - una volta finita questa brutta storia”.

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