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Aspettative post partum: nel privato molte più richieste oltre i 12 mesi

Segreteria al lavoro sui congedi di paternità

di Giacomo Barducci
14 set 2019
i numeri Iss
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Dopo l'incontro con sindacati e categorie economiche organizzato dalla Segreteria alla Sanità, ora si attendono proposte su eventuali modifiche al nuovo progetto di legge a sostegno della famiglia. Sono disponibili intanto i numeri delle “aspettative post partum” in Repubblica. Grossa differenza tra pubblico e privato per le richieste oltre i 12 mesi, quelle cioè che prevedono un'indennità pari al 20% della retribuzione. Negli ultimi 5 anni sono state 535 nel settore privato e 91 nel pubblico. Nello specifico i sindacati hanno chiesto la possibilità di aspettative prolungate oltre i 18 mesi in caso di parti gemellari o plurimi, con indennità maggiorata.

Proposta innovativa per la parità di genere è quella di prevedere l'opportunità di periodi di aspettativa alternati per la mamma e il papà. Oggi, infatti, può andare solamente uno dei due componenti della coppia. Spesso è quasi sempre la madre a decidere di astenersi dal lavoro dopo la nascita dei figli. Dal 2014 ad oggi sono stati solamente 16, ci dicono, i papà: 2 nel settore privato e 14 nel pubblico. Una scelta molte volte obbligata dal fatto che a San Marino non sono previsti permessi ai padri, punto su cui il Segretario Franco Santi vuole intervenire.

Solo due le aspettative obbligatorie riscontrate per incompatibilità rispetto al lavoro svolto. Numero che ha sorpreso la Segreteria tanto che sono stati chiesti ulteriori approfondimenti.


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