In coerenza con il Piano Sanitario e Socio-sanitario, l’obiettivo politico della Segreteria di Stato è di intervenire nell’area della non autosufficienza per garantire ai soggetti più deboli e alle loro famiglie il diritto a tutte le forme di assistenza. Questa, sostanzialmente, la posizione espressa dal responsabile delle politiche sanitarie, Massimo Rossini, che ha aperto il convegno a tema “Assistenza domiciliare integrata e Disabilità nella Repubblica di San Marino. – Valutazione, innovazione e percorsi pro-attivi”. Un tema, quello dell’assistenza domiciliare e della disabilità in territorio, che è stato oggetto di una indagine condotta da un’equipe di studiosi della facoltà di Sociologia della Salute dell’Università di Bologna. Antonio Maturo, coordinatore della ricerca, ha riferito sulla generale soddisfazione verso i servizi erogati, rispondendo in maniera adeguata alle aspettative degli utenti, in certi casi raggiungendo livelli d’eccellenza. Giocano un ruolo fondamentale, inoltre, le associazioni di volontariato a supporto delle organizzazioni sanitarie, anche se dallo studio emerge che tra i giovani c’è ancora scarsa consapevolezza sanitaria. Di qui, l’esigenza di sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura del volontariato in territorio.
A Costantino Cipolla, direttore scientifico della ricerca, affidate le conclusioni del convegno. Si è rimarcato come in Repubblica siano stati compiuti importanti passi in campo sanitario e sociale. Un cambiamento definito “effervescente” nel tentativo di mettere insieme un sistema che, invece di essere “di governo” in senso stretto, nella fase gestionale si avvale del contributo di più soggetti. Non mancano le criticità: spesso le procedure vengono bypassate dai rapporti interpersonali; vi è un’eccessiva vicinanza tra livello politico e gestionale. 'Aspetti che a San Marino non sono predominanti, ma che – conclude Cipolla - a tratti si manifestano'.
A Costantino Cipolla, direttore scientifico della ricerca, affidate le conclusioni del convegno. Si è rimarcato come in Repubblica siano stati compiuti importanti passi in campo sanitario e sociale. Un cambiamento definito “effervescente” nel tentativo di mettere insieme un sistema che, invece di essere “di governo” in senso stretto, nella fase gestionale si avvale del contributo di più soggetti. Non mancano le criticità: spesso le procedure vengono bypassate dai rapporti interpersonali; vi è un’eccessiva vicinanza tra livello politico e gestionale. 'Aspetti che a San Marino non sono predominanti, ma che – conclude Cipolla - a tratti si manifestano'.
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