Le associazioni di categoria non riconoscono i dati del’osservatorio turistico della Repubblica di San Marino. un coro unanime da Usot, Usc e Osla: l’osservatorio era nato come confronto tra noi e la segreteria di stato. Non siamo mai stati coinvolti – sostengono – e i dati del primo rapporto trimestrale non rappresentano quella che e’ la realtà di San Marino. Un giudizio duro e senza possibilità di appello, tanto da far suggerire al presidente Osla, Bugli, di smantellare l’osservatorio, se queste sono le premesse. 'Sparare queste cifre, per il presidente Usot Ugolini, non serve a nessuno. Meglio stare zitti e lavorare'. Non meno critico Arzilli, presidente dei commercianti: 'Nessuno ci ha coinvolti, il dato reale e’ che i negozi sono vuoti e il potere d’acquisto diminuito. Vogliamo un confronto chiaro con il congresso di stato'. Da Trademark Italia ribadiscono di aver raccolto dati dall’ufficio del turismo, dalla gestione parcheggi, del’ufficio di statistica e aver realizzato una inchiesta con un campione di 32 commercianti e 16 albergatori, dove l’occupazione delle camere per alberghi nel mese e il prezzo medio di vendita della camera sono stati presi quali due indicatori internazionali per dare il polso della situazione. Una indagine realizzata con l’aiuto del Consorzio 2000, il cui Presidente, plaude al fatto che dopo anni di assenza sia cominciata una raccolta dati, che
per Michelotti, nel giro di 4 – 5 anni, 'potrà fornire quei dati efficaci che mettano in piedi politiche di rilancio serie. I dati vanno interpretati' - conclude. La cosa che più mi piace e’ che San Marino ancora oggi, e forse in misura maggiore, rappresenti una attrattiva'.
per Michelotti, nel giro di 4 – 5 anni, 'potrà fornire quei dati efficaci che mettano in piedi politiche di rilancio serie. I dati vanno interpretati' - conclude. La cosa che più mi piace e’ che San Marino ancora oggi, e forse in misura maggiore, rappresenti una attrattiva'.
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