E' previsto per questa mattina, a porte chiuse, il processo d’appello per l’uomo, residente in Repubblica, già condannato in primo grado a cinque anni e mezzo per atti di libidine e corruzione nei confronti delle due figlie minorenni. La prima, oggi 14enne, era stata adottata poiché nata dalla precedente unione della moglie con un altro uomo, mentre la seconda, figlia carnale dell’imputato, non ha nemmeno 10 anni. La denuncia alla magistratura partì nel 2005 dalla moglie dell’uomo, che raccolse sconvolgenti rivelazioni di una delle due figlie. E’ stato l’avvocato della difesa Aldo Nocito a fare ricorso in appello: sostiene l’innocenza del suo cliente e ritiene che l’intera vicenda sia frutto di un grosso equivoco. In giornata prevista la sentenza d’appello del giudice Massimo Nobili.
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