L'iniziativa parte da Attiva-Mente, che invita a sottoscrivere fino al 30 settembre l'Istanza d'arengo sulla sua pagina: https://www.attiva-mente.info/progetti/cultura/istanza-d-arengo-persona-con-disabilita.
Ai prossimi Capitani Reggenti chiederà che, in tutti gli atti dello Stato, come leggi, atti aventi forza di legge, provvedimenti della pubblica amministrazione tuttora vigenti e futuri, laddove si affronti il tema della disabilità, venga utilizzata l’espressione "persona con disabilità", eventualmente seguita dall’indicazione specifica della forma di disabilità; Visibile o non visibile, fisica, motoria, sensoriale, intellettiva, comportamentale o quant’altro.
Un passo di civiltà, di rispetto dei diritti, quello dell'Associazione, che vuole evitare l’uso ancora frequente di differenti vocaboli, come portatori di handicap o di deficit, diversamente abili, persone handicappate. 'Sono termini - scrive- che disorientano e generano una certa ipocrisia, soprattutto ledono la dignità stessa della persona, in violazione della Convenzione delle Nazioni unite sui Diritti delle persone con disabilità e anche della nostra Carta dei Diritti'.