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Attività gendarmeria segnata dalla pandemia: diminuiscono reati, aumentano liti familiari

In forte aumento i controlli sul territorio per garantire il rispetto delle normative. Diminuiscono i furti

20 gen 2021
Immagine di repertorio

Il Corpo della Gendarmeria traccia un bilancio delle attività per il 2020, condizionato, inevitabilmente, dall'epidemia di Covid-19. Sono stati 14 (quasi il 20% dell’organico) i Gendarmi colpiti dal contagio del COVID-19 e 12 quelli sottoposti a quarantena prudenziale.

In forte aumento in questo senso i controlli sul territorio per garantire il rispetto delle normative. A partire dal 22 febbraio, data in cui il Segretario di Stato per la Sanità con l’Ordinanza n. 1 ha adottato i primi provvedimenti emergenziali la Gendarmeria ha messo in servizio 1.163 pattuglie, identificato 113.877 persone e raccolto 99.620 autocertificazioni. Inoltre sono stati controllati 1.344 presso operatori economici, sono state effettuate 15.426 verifiche telefoniche e 1.477 verifiche domiciliari per il rispetto di quarantena ed isolamento. 163 le sanzioni pecuniarie elevate.

L’elevato numero di identificazioni ed autocertificazioni ha caratterizzato prevalentemente la prima fase pandemica sino agli inizi di maggio, quando venivano presidiati anche i confini. Viceversa i controlli presso le attività economiche hanno riguardato maggiormente la seconda fase pandemica, da fine ottobre ad oggi.

Non si è mai fermata l'operatività ordinaria che ha visto 2.141 pattuglie (2.128 nel 2019) istituire 2.024 posti di controllo (2.219 nel 2019) durante i quali si è proceduto all’identificazione di 10.469 persone (17.386 nel 2019) ed alla verifica di 7.792 veicoli (11.412 nel 2019). Quasi dimezzate le denunce per danneggiamento che in tutto il 2020 sono state 72. In calo anche il numero complessivo dei furti denunciati: 68, dei quali 21 consumati in abitazioni, 8 in attività commerciali e 10 su veicoli. In leggero aumento le denunce per i tentativi di furto.

83 le persone denunciate, delle quali 11 minorenni, responsabili nella maggior parte dei casi, di reati legati al consumo, al possesso o allo spaccio di sostanza stupefacenti, ma anche di furto, false dichiarazione, ubriachezza molesta, sostituzione di persona, tentata truffa e illeciti stradali. In particolare sono state 4 le persone arrestate e 22 quelle denunciate a piede libero in materia di stupefacenti, risultato di strutturate attività investigative del Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria.

Dall’attività dell’Ufficio Violenza di Genere e Minori, a fronte di 69 richieste di intervento per liti famigliari (erano state 52 nel 2019) sono conseguite 20 segnalazioni al Giudice Tutelare e 12 al Giudice Inquirente per fatti inerenti la violenza contro le donne nonché 3 segnalazioni al Giudice Inquirente per reati contro i minori. In un caso è stato proprio un'agente del Corpo ad essere segnalato: la sua posizione è tuttora al vaglio del Giudice Inquirente.

7 le persone condotte in carcere e 795 i turni di servizio presso il Carcere svolto dagli agenti con l'ausilio dei Militi dei Corpi Militari Volontari della Repubblica. Nonostante le limitazioni derivanti dall’emergenza sanitaria, numerosi sono stati i servizi di ordine pubblico e sicurezza svolti dalla Gendarmeria. 57 i sinistri stradali rilevati, di cui nessuno mortale e 6 con feriti.

Nelle conclusioni del bilancio annuale, il corpo evidenzia che se da un lato le limitazioni alla circolazione hanno contribuito alla contrazione dei reati predatori, la forzata convivenza domestica può essere ragionevolmente ritenuta alla base dell’incremento di segnalazioni di liti famigliari. Da parte del Comandante sottolineata la riconoscenza al personale del Corpo e la continua collaborazione con gli organi di polizia delle province italiane limitrofe. 



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