C'è tutta la rete coinvolta nelle azioni di contrasto alla violenza sulle donne e di genere, in un momento ufficiale che da tempo è occasione per leggere il fenomeno partendo dai dati. 21 nuovi fascicoli in sede civile, 24% delle violenze sono di tipo fisico, 71% di tipo fisico-psicologico. Per il 48% le vittime sono sammarinesi, 38% hanno tra i 50 e i 59 anni, ma si abbassa sempre di più l'età: 1 su 4 ha tra i 18 e i 29 anni. Nel 71% il maltrattante è coniuge o convivente e in un caso su 2 sono presenti minori. Sul fronte penale: sono 26 i procedimenti aperti ed emerge come le Forze dell'Ordine siano la porta d'accesso privilegiata per chi voglia denunciare. Tribunale, forze dell'ordine, ISS, sindacati, Ordini Professionali, i Service come Soroptimist, Commissione e Authority: anche dai dati emerge l'importanza di agire in squadra. 45 nuovi casi seguiti dalla Salute Mentale, 35 donne in carico al Centro d'Ascolto, 63 casi registrati dall'Ufficio Violenza di genere della Gendarmeria.
“Ogni vittima in più è una sconfitta per tutti noi – dice Anna Maria Bugli – che ricorda attività e risultati: “Importanti – dice – le modifiche dal punto di vista legislativo che verranno proposte all'articolo 19, proprio per facilitare alla donna la possibilità di arrivare alla denuncia e soprattutto anche per prenderla subito in carico dal punto di vista psicologico, sanitario e sociale. Poi, l'attivazione nel prossimo futuro dei Centri d'emergenza, del Centro di Accoglienza di Prima Emergenza della vittima, per accogliere la vittima che in quel momento deve essere allontanata da casa, quindi per avere un alloggio sicuro. Inoltre, importanti sono state sicuramente le sottoscrizioni dei Protocolli con l'Ordine degli Avvocati e l'Ordine degli Psicologi - a carico poi dell'Authority Pari Opportunità - per favorire quelle donne che in realtà non riescono”.
Ad introdurla, il Segretario alla Sanità e Pari Opportunità, Mariella Mularoni, che si appella a non restare indifferenti ed agire subito contro un fenomeno allarmante e mentre ricorda che le leggi non bastano, serve un cambiamento culturale promosso in tutti gli ambiti annuncia il nuovo piano d'azione: “È in fase di ultimazione il piano nazionale globale contro la violenza sulle donne nel 2024 2026 che sarà adottato a breve che vede appunto tutte le istituzioni, governi, tutti quanti impegnati nel potenziamento delle misure contro la violenza, protezione delle vittime, anche progetti di sensibilizzazione, educazione, soprattutto orientamento delle giovani generazioni anche verso una cultura del rispetto, ad intraprendere relazioni giuste ed equilibrate, che partono dal rispetto della donna”.
“La vostra presenza numerosa è di per sé segnale che le vittime non sono sole e testimonia l'impegno di San Marino nel contrasto a quella che è una violazione dei diritti umani – dicono i Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina, che plaudono all'impegno congiunto su più piani, dalla sensibilizzazione al monitoraggio, all'azione di prevenzione e repressione in un aiuto concreto alle donne vittime.
Nel video, le interviste a Anna Maria Bugli dell'Authority Pari Opportunità e al Segretario Segretario alla Sanità e Pari Opportunità, Mariella Mularoni