Da Bruxelles l’Ue non ha ancora lanciato una allerta europea sui germogli di soia che, secondo le autorità tedesche, sarebbero la fonte del batterio E. Coli. La fattoria, che produce prodotti biologici, è stata chiusa si trova a sud di Amburgo, la città epicentro del contagio che ormai ha causato la morte di 22 persone e ne ha fatte ammalare più di 2.000. La Commissione Ue auspica anche lo sblocco dell’embargo, imposto all’ortofrutta europea, dalla Russia. Intanto il ministro italiano alla Salute Fazio ribadisce di non focalizzarsi sui singoli prodotti ma indagare anche sul loro confezionamento. Domani è previsto un Consiglio straordinario dei ministri dell'Agricoltura dell’Unione.
v.a.
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