E’ una Berlino euforica e commossa quella che ricorda il 9 novembre 1989: il giorno in cui il termine “cortina di ferro” passò dall’attualità alla storia. "Il giorno più felice per il nostro paese unito", ha commentato Angela Merkel. Il cancelliere tedesco era presente già alla cerimonia religiosa della mattina, celebrata nella chiesa del quartiere di Prenzlauer Berg: centro di raccolta, nella ex Berlino est, per il movimento di resistenza al regime della Germania orientale. E sempre la Merkel, insieme ai protagonisti di quell’anno decisivo - Mikhail Gorbaciov, Lech Walesa, Bush padre, Helmut Kohl - ha camminato sullo storico ponte di Boesebruecke, che in quella sera di 20 anni fa venne attraversato dai cittadini delle due Germanie, una delle prime "brecce" nel Muro. Si scomoda la retorica, ma davvero tutto il Mondo, oggi, è a Berlino. Decine i Capi di Stato e di Governo presenti per i festeggiamenti, che si protrarranno per tutta la notte. Momento culminante, l’abbattimento dei mille blocchi di polistirolo eretti lungo un percorso di un chilometro e mezzo davanti alla Porta di Brandeburgo sul tracciato del muro. Un effetto domino che simboleggerà la sequenza degli eventi che seguirono l’irripetibile ‘89, anche se la storia avrebbe potuto raccontare molte altre cose.
Guarda lo speciale di RSMagazine "Il muro di Berlino 20 anni dopo"
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