Una notte di violenza ha segnato il Capodanno a Villa Verucchio, in provincia di Rimini, dove un cittadino egiziano, 23enne regolare e incensurato, ha seminato il panico, accoltellando diverse persone, tra cui un 18enne in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, prima di essere fermato e ucciso dai carabinieri.
I fatti sono iniziati intorno alle 22:30 di martedì 31 dicembre, quando l’aggressore ha rapinato e ferito un giovane al bancomat in piazza Primo Maggio, vicino al cuore dei festeggiamenti. Poco dopo, ha attaccato un 18enne davanti a un distributore automatico, ferendolo gravemente. Nel giro di pochi minuti, ha aggredito altre tre persone: una ragazza e una coppia di anziani, due dei quali hanno riportato ferite leggere.
I carabinieri, intervenuti prontamente, hanno localizzato l’uomo nei pressi della tabaccheria dove si era consumata l’ultima aggressione. Nonostante i tentativi di dissuaderlo e i colpi di avvertimento, l’uomo ha continuato ad avanzare con il coltello in mano. Il sottufficiale ha quindi aperto il fuoco, uccidendolo sul posto. Sul luogo sono intervenuti i sanitari del 118, ma per l'aggressore non c'è stato nulla da fare.
I militari e il magistrato di turno hanno avviato le indagini, raccogliendo testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza. Si attende l'autopsia per ulteriori dettagli.
"Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. Siamo corsi verso la piazza ma poi abbiamo attraversato la strada per tornare indietro non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro". Racconta così Nicola, 18 anni, all'Ansa.
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